FORTE SANTA TECLA: VISIONI D’ARTE TRA STORIA E CONTEMPORANEITÀ Maurizio Melis Roman • Paolo Lorenzo Parisi

Partecipo alla mostra dall’8 dicembre al 7 gennaio 2024 con l’opera “Amistad”, realizzata insieme a Maurizio Melis Roman e Paolo Lorenzo Parisi.
Inaugurazione giovedì 7 marzo 2024 alle ore 17
Sede espositiva: Forte Santa Tecla – Sanremo
Orario mostra: Orario 10.00 – 13.00 ——– 15.00 – 18.00, da mercoledì a domenica. Tariffe di ingresso: intero 5 euro, ridotto 3 euro (18-25 anni), gratuito (minori di 18 anni)

A cura di: Anna Maria Ferrari
Organizzazione: Artemisia – Sanremo (artemisiaonline.eu)
Impaginazione e grafica: Anna Maria Ferrari
Testi: Piero Cademartori, Pina Daniele, Anna Maria Ferrari
Fotografie opere: Photo Giulio Genova, Mihail Ivanov

FORTE SANTA TECLA: VISIONI D’ARTE TRA STORIA E CONTEMPORANEITÀ Maurizio Melis Roman • Paolo Lorenzo Parisi

LA MOSTRA

Da diversi anni conduco un lavoro di ricerca sulle radici e sulla memoria, che coinvolge la sfera intima e privata per poi alimentare l’espressione artistica e lo studio di come si manifesti nello sguardo degli artisti contemporanei.

Nata e cresciuta a poche centinaia di metri dal Forte, in un ambiente ricco di storia e di arte, ho subito e accolto le suggestioni che questa struttura di pietra, che si staglia tra la città e il mare, ha evocato nel mio intimo, tantopiù da quando è rinata come “culla” di eventi artistici e culturali.

Parte da questo “sentimento del cuore” il desiderio di realizzare un evento che nascesse da questo “humus” e in cui coinvolgere anime affini. Con Piero Cademartori abbiamo trovato negli artisti Maurizio Melis Roman e Paolo Lorenzo Parisi, con cui a lungo ho collaborato, la sintonia e il desiderio comune di portare a compimento questo progetto, un percorso di oltre un anno che verrà presentato e sarà fruibile al pubblico in questa mostra.

La mostra intende fare un omaggio artistico allo spazio architettonico e culturale di Forte Santa Tecla, attraverso la proposta di opere pittoriche e installazioni nelle quali si fa riferimento alla storia di Forte Santa Tecla con sguardo contemporaneo ed espressioni tra modernità e concetto, in cui le opere parlano senza voce, con coerenza e rigore, in un dialogo visuale tra visitatore e struttura. Dopo il grande lavoro di recupero della struttura, che innerva e salvaguarda la storia del luogo e del monumento, gli artisti invitati sentono forte il desiderio di un omaggio artistico specifico dedicato a questo importante luogo di arte e cultura.

Il nucleo principale delle opere esposte è stato appositamente pensato, proposto e realizzato proprio per questa mostra. Gli artisti Maurizio Melis Roman e Paolo Lorenzo Parisi da tempo abbracciano la fascinazione di Forte Santa Tecla, ne hanno seguito e studiato sia la storia, che le più recenti trasformazioni. Artisti riconosciuti in Italia e all’estero, hanno predilezione per il dialogo tra luoghi ed espressione artistica, tra storia ed elaborazione pittorica, tra elementi architettonici e arte concettuale, attraverso una visione aperta e solidale della società contemporanea.

Di origine cilena, figlio d’arte, trasferitosi in Italia nel 1975, Maurizio Melis Roman approfondisce gli studi di pittura con Renata Soro per poi proseguire la propria attività artistica e una ricerca che attinge a mondi primordiali, per restituirci un’intima percezione di pace e bellezza.

L’artista si immerge nel proprio lavoro, assimila e traduce suggestioni e simboli in cui elementi e colori naturali e materiali “vissuti” vengono rielaborati, assemblati, ricuciti, portandoci nei suoi universi o “mundos”.

Una ricerca meticolosa e attenta, che attraversa il reale e lo spirituale con un processo poetico che purifica e sana. Sono gli stessi colori che esprimono il percorso artistico partendo dalle tonalità delle terre all’ocra per poi condurci alla purificazione del bianco, che si esprime e ci avvolge con raffinatezza e delicatezza. Un sincretismo artistico, capace di raccogliere metaforicamente nella sua forma le macerie e la distruzione della storia e di trasformarle in un genuino canto di pace e bellezza.

Il lavoro di Melis sul Forte di Santa Tecla parte dalla ricerca immersiva nella storia del Forte e nei simboli, nella scelta dei materiali, che potranno essere utilizzati in fase di realizzazione delle opere: l’immagine della Santa, carte, documenti, pietre naturali, tessuti.

Da questo lavoro certosino e dal “passaggio” attraverso il cuore dell’artista nascono i polittici che sono il fulcro delle opere di Melis. L’elemento del cuore, elemento che solo può sanare e guidare la nostra umanità verso una dimensione universale e salvifica. Quel cuore che con il suo palpito ritma i nostri pensieri, accompagna la nostra vita, dona un senso ai nostri pensieri, guida nel bene e nel male le nostre azioni.

Con questa mostra Paolo Lorenzo Parisi, eclettico artista genovese, suggella il ciclo di vent’anni della sua ricerca artistica nell’ambito della digital art e della elaborazione fotografica. Da artista poliedrico quale è, ha spaziato dagli anni 90 in poi in ogni ambito e linguaggio. Inizia da autodidatta e con la sua innata curiosità e ironia viene a contatto con i principali artisti e galleristi genovesi. Suoi lavori sono stati battuti all’asta e sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.

Parisi indaga e rielabora la realtà con uno sguardo ironico e attento utilizzando la pittura, l’arte concettuale, l’assemblaggio, della manipolazione digitale, l’installazione/performance, affrontando spesso temi sociali e di denuncia con una chiave dissacrante e a volte ludica che vuole portarci alla riflessione attraverso lo stupore.

Lo sguardo di Parisi è sempre pronto a cogliere ed evidenziare situazioni e messaggi distorti che condizionano il nostro vivere, così come denuncia ogni tipo di ingiustizia e di crudeltà. Il suo lavoro scuote le nostre coscienze dal torpore e ci porta a vedere con i suoi occhi situazioni che ci toccano nel profondo. Culle, torte, orsetti, madonnine, guanti di lattice, forme sinuose in plexiglass, il suo tratto “grasso” e libero, popolano il mondo di Parisi e ci conducono in una dimensione propria e assolutamente singolare.

Con passione e ironia Parisi si immerge nella storia del Forte e nelle sue suggestioni, da luogo di potere a luogo di pena, per vivere poi la rinascita attraverso l’arte che tutto purifica ed eleva con la sua potenza.

Nella sua creatività, non me lo vedo in trincea, ma sul campo, seppure solitario, a elaborare azioni di attacco, simulazioni, per confondere, bloccare, fare riflettere… (Giuseppe Mortara, Genova 2002).

Anna Maria Ferrari
Artemisiaonline