Sapori: Arte nutrimento per l’anima
Partecipo alla collettiva dal 1° al 12 maggio 2024 con l’opera E lucean le stelle.
Vernissage mercoledì 1° maggio 2024 alle ore 18
Finissage: Domenica 12 maggio dalle 16 alle 20.30
Sede espositiva: Mercato Coperto, Piazza del Mercato, 00044 Frascati (RM)
Opening: Mercoledì 01 maggio dalle ore 18 alle 20.30 – Aperta tutti I giorni dalle 16 alle 19.30
Cura e direzione artistica: Loredana Trestin
In collaborazione con: Alessandro Giansanti • Agarte – Fucina delle Arti
Assistente curatore: Maria Cristina Bianchi
Responsabile organizzazione: Valentina Maggiolo
Segnalatori d’arte: Ludovica Dagna, Beatrice Sorlino
Art direction e web: Anna Maria Ferrari, Artemisiaonline.eu
Social media manager: Anna Poddine
“Sapori” è una rassegna collettiva d’arte contemporanea ospitata in una location industriale nata per contenere il mercato ortofrutticolo sito nel centro urbano (baricentro della vita cittadina di tutti i giorni), di uno tra i più importanti paesi dei Castelli Romani: Frascati. Il mercato è un non-luogo che si fa ecosistema protetto dove due mondi riescono a coesistere su due piani, due dimensioni
diverse ma interconnesse tra loro che coniugano la tematica del cibo come nutrimento per il corpo a quella dell’arte come cibo per l’anima.
In un paese dalla forte vocazione culinaria e dalla grande tradizione vitivinicola, il polo si erge con il suo ampio spazio accogliendo turisti ed avventori che assistono ad una nuova esperienza culturale nata dalla necessità di riutilizzo consapevole degli spazi cittadini e della metamorfosi di luoghi nati per altre destinazioni. Lo spazio ibrido dona nuova vita e nuovo dialogo spostando la frontiera dell’arte ed avvicinandosi alla vita quotidiana di tutti noi, un passaggio che dona ai saperi dell’arte, fedeli compagni dell’ingegno umano, una dimensione ancor più terrena e vicina all’uomo e al suo corpo, assolvendo al suo compito e ruolo sociale di sostentamento dell’animo umano.
La sfida proposta da “Sapori” è insita nella location stessa, che da spazio liminale e al margine dell’immaginario culturale comune, diviene museo grazie alla sua nuova veste proponendo un dialogo che s’inserisca nella vita di tutti i giorni, quello della storia del cibo e di come esso abbia nutrito l’immaginario artistico antico, moderno e contemporaneo